Anteprima nazionale gremita nei giorni scorsi a San Marco dei Cavoti per “Tra saragolla e querce”, il romanzo d’esordio del dottor Stefano Stisi, medico reumatologo, pubblicato dalla casa editrice Altrimedia.
La presentazione è stata arricchita da foto e adattamenti musicali che hanno ricostruito l’atmosfera del primo romanzo ambientato a San Marco dei Cavoti tra il 1918 e il 1955.
Il dottor Stisi con il ricavato delle vendite dei libri “Tra saragolla e querce” ha deciso di istituire per i giovani della comunità di San Marco dei Cavoti due Premi per due diplomati: uno dell’Istituto Alberghiero e uno del Liceo classico che a settembre riceveranno i primi 500 euro e a gennaio, dopo aver realizzato un progetto di futuro sostenibile per San Marco dei Cavoti, riceveranno gli altri 500 Euro.
San Marco dei Cavoti è lo sfondo principale di questo romanzo, quasi un altro protagonista insieme ai protagonisti “fisici”, che non può non affascinare il lettore con i suoi scorci che la scrittura evocativa dell’autore ha saputo rendere così bene, quasi fossero una serie di fotografie. Immagini di paesaggi, panorami, angoli suggestivi e poi istantanee di stati d’animo. Quelli dei protagonisti: Diodoro, don Michele e l’anima di Claudio Papirio Cursore, un centurione romano caduto in battaglia che li segue e li protegge in una serie di vicende che li coinvolgeranno insieme alle rispettive famiglie.
Sono la famiglia, i suoi valori indiscussi, l’amicizia nel suo senso più profondo e l’amore i tratti distintivi di questo romanzo.
La trama, ambientata nel secolo scorso, è solo un pretesto per poter riappropriarsi della bellezza di questi valori, della loro positività ed esaltarli in un momento storico come quello attuale in cui sembrano aver perso la loro importanza. Nella società dell’immagine, dell’effimero in cui è la regola “consumare” tutto e subito, “Tra saragolla e querce” ci invita a fermarci e a riflettere sull’autenticità e sulla ricchezza dei valori senza tempo. È un romanzo che ci ricorda quanto possano essere essenziali anche le piccole cose: racconta di un’umanità semplice che non lascia tracce nella Storia – eppure muove il mondo – e che ha nella famiglia, nella virtù e nel perdono le sue fondamenta.
Lo stile di Stisi ha un’eleganza di fondo che rimane inalterata anche nei termini e nei dialoghi in dialetto: l’ennesimo atto di amore nei confronti della sua terra.
Il dott. Stisi è nato a Benevento nel 1956.
Ha pubblicato: Meglio un dottore vivo (Il mio libro.it, 2010) e I conti dell’anima (Il mio libro.it, 2012) dai contenuti autobiografici e di analisi della vita individuale.