Esce oggi “Pastori di greggio” brano cantautorale e di protesta del diciottenne artista lucano Alberto Giovinazzo, caratterizzato da un sound folk contaminato con sonorità di diversi generi musicali. Il testo letterario è stato scritto dall’artista lucano insieme all’autore Giorgio Sprovieri, la musica da quest’ultimo insieme a Roberto Cannizzaro, entrambi appartenenti all’ etichetta discografica “Roka Produzioni“. Pastori di greggio non vuole essere soltanto una canzone, bensì un progetto civile che parli della triste situazione ambientale che la Basilicata sta attraversando a causa dei numerosi errori fatti nel corso della storia da parte dei giacimenti petroliferi presenti nel territorio. Una tematica sentita ma necessaria da trattare per tutelare la ricchezza naturale lucana, una terra di eccellenze paesaggistiche, gastronomiche e culturali. La satira e l’ironia rendono particolare il brano, avvolto da una teatralità sottile che lo indirizzano verso la sfera del tragicomico. Arrangiato dal suo produttore artistico Roberto Cannizzaro, il brano vanta la collaborazione dell’eclettico violinista il Maestro Andrea Micieli. Registrato e missato da Salvatore Longobucco presso gli studi Roka Produzioni. La regia del videoclip in uscita il prossimo 3 dicembre è affidata a Pierluigi Sposato, riprese a cura di Massimo De Masi. Il management a cura di Katia Cannizzaro; Artwork a cura di Angelo Riforma; Digital Strategy a cura di Antonio Algieri.
Biografia
Alberto Giovinazzo nasce l’08/09/2002 e cresce a San Chirico Raparo un piccolo paese della Basilicata immerso nella natura. All’età di cinque anni, inizia a coltivare la passione per la musica “…ricordo – disse la mamma – quando portava il tempo con il piedino sul palco durante la partecipazione ad un concorso canoro del paese”. Col passare degli anni partecipa a concorsi di livello nazionale ed internazionale e trasmissioni radio/televisive. Contemporaneamente continua a prendere lezioni di canto pop. Alberto inizia ad ascoltare i grandi della musica italiana: Modugno, Guccini, Fossati, Mia Martini, De Andrè…e successivamente inizia ad interessarsi al genere teatro canzone di Gaber e al genere folk pop di Mannarino. Reputa il cantautorato italiano punto di partenza del suo percorso artistico, per questo motivo inizia a scrivere canzoni legate a tematiche sociali.
Il progetto artistico
Il progetto artistico di Alberto Giovinazzo ha come finalità principale quella di portare alla luce argomenti, tematiche e storie che la realtà non riesce o non vuole vedere, utilizzando l’arte e la musica come mezzo comunicativo. Il genere cantautorale fa da apri fila alle modalità di espressione del giovane artista che porta con sé sonorità appartenenti alle musiche del mondo, dall’approccio tradizionale alle nuove sperimentazioni elettroniche. All’apice del progetto artistico del giovane vi è il teatro il quale, affiancato alla musica, permette di rafforzare il suo valore comunicativo; gestualità corporea e utilizzo della voce diventano il suo punto di forza. “non vedo, ma ascoltando posso immaginare!”
Percorso discografico
Il primo progetto discografico è legato all’uscita di tre brani inediti nel 2018 (Sandy, E’ il destino, Una storia differente). Nel 2019 pubblica “Tra me e me”. Nel 2019 entra a far parte della Roka Produzioni dove un gruppo di lavoro professionisti specializzati nel campo delle arti e della comunicazione inizia a scrivere il suo nuovo progetto artistico, partito con il brano “Pastori di Greggio”.
Premi e riconoscimenti
2018 | Finalista ad Area Sanremo
2020 | Vincitore del Cantagiro con “Pastori di Greggio” – Fiuggi | Finalista in gara al “Premio Pierangelo Bertoli” – Modena (spostata in primavera 2021 causa Covid.
Progetti futuri
Aprile 2021 uscita del suo primo disco, di canzoni inedite su tematiche sociali. Un disco pop/folk connubio di sonorità elettroniche ed orchestrali che abbraccerà le musiche del mondo.