Tanta passione e un amore sconfinato per i cani: è questo il segreto di Giuseppe Cavallo che da anni alleva a Marconia di Pisticci cani da pastore tedesco.
Lui, che è un educatore cinofilo di terzo livello con varie specialistiche, ha “formato” un cucciolo che, assegnato a un reparto speciale di servizi di vigilanza, grazie all’addestramento e alla preparazione, ha sventato un attacco terroristico a un gasdotto vincendo la medaglia al valore.
“È stata una grandissima soddisfazione”, sottolinea Giuseppe, da sempre attento al benessere del cane, in grado di carpirne dagli occhi lo stato di salute: “Lo sguardo di un pastore tedesco deve essere attivo, vigile e attento. In caso contrario o sta vivendo una situazione familiare spiacevole o non sta bene”.
Giuseppe è un punto di riferimento per tutto il centro sud, anche per i metodi dolci con cui si rivolge agli amici a quattro zampe: “Essendo un educatore cinofilo di terzo livello riesco a fare anche il lavoro di addestratore. Non mi piacevano però i metodi che si utilizzavano per l’addestramento, non faccio coercizione sui cani, preferisco lavorare il cane in predazione. In questo modo si può svolgere qualsiasi tipo di lavoro ed è quello che faccio quando devo preparare i cani per i cinofili delle forze dell’ordine. È importante mantenere una predazione molto alta, evitando di lavorare il cane in aggressività. Proprio l’aggressività potrebbe essere una componente repressa e non va mai tirata fuori perché diventa un’arma a doppio taglio, il cane potrebbe diventare pericoloso e non controllabile”.
La predazione permette al cane di considerare l’attività svolta come se fosse un gioco: “Un po’ come fanno i cinofili della Guardia di finanza: il cane non sta cercando la droga – conclude – ma il salamotto di juta, per lui quello è il premio, il gioco. E quando un cane lavora giocando, dà il massimo”.
Rossella Montemurro