C’è tempo fino a domani per visitare, nell’ex ospedale San Rocco di Matera la mostra fotografica “Visioni Meridiane…. Gesti d’amore”.
“Perché una collettiva di autori estranei al circuito (spettacolare?) della fotografia italiana ammirata dall’establishment governato – si legge nel comunicato dell’associazione Mat 2019 Coscienza dell’uomo, promotrice dell’esposizione – e guidato da parrocchiette e da relativi interessi di parte (senza alcuna soluzione di continuità, dal pensiero “progressista” a quello “conservatore”, entrambi in proprie comuni declinazioni villane e false)?
Perché una mostra priva di quelle inutili accondiscendenze tanto care a coloro i quali antepongono la propria autoreferenzialità (ancora, spettacolare?) alla coerente riflessione fotografica?
Perché una mostra di soli e autentici Gesti d’Amore?
Perché fotografi materani, in casa propria?
Perché questa è una ulteriore dimostrazione che Coscienza dell’Uomo, nel proprio svolgimento articolato e coerente (alle intenzioni e al mandato anticipato), intende solo stimolare riflessioni e non additare e/o colpevolizzare linee di condotta fotografiche che vanno in ben altre direzioni; una volta ancora, una di più, non certo per l’ultima volta: osservare, piuttosto di giudicare e pensare, invece di credere!
Gli autori qui coinvolti rispondono appieno ai princìpi seguìtie perseguiti nel corso del programma di visione stabilito.
Tra i tanti parametri e criteri, quelli della Bellezza dei Sentimenti, la voglia (e capacità) di fotografare, l’intento di vivere la Fotografia e di Fotografia sono per loro imprescindibili. A questi termini,a loro è impossibile sottrarsi… perché non è un impegno…
perché non è una commissione… perché agiscono per ciò che sentono nel proprio cuore, e non per quanto qualcuno d’altro può chiedere. Detta meglio, forse: questa è Fotografia!
Muoversi (integrandosi) nel complesso meccanismo della Vita, in una città come Matera, da tempo presa d’assalto da una discutibile modernità di intenzioni (ma sarà, poi, vero?), li ha lasciati indifferenti verso questi corpi estranei alla Storia e alla Individualità di Tempo, Luogo e Spazio. Questa presunta e vantata modernità, indotta e istigata da una politica cieca e sorda, oltre che cafona e ignorante, che impone cambiamenti delle proprie radici, delle proprie origini, del proprio modo di pensare, dei propri valori consolidati non li ha lontanamente scalfiti: sono rimasti illesi, e cosi intendono rimanere… fuori dai meccanismi, fuori da quei giri di potere che tanto male hanno fatto, fanno e faranno alla loro città.
Ognuno di loro in proprio, come anche tutti in comunità di intenti, hanno affiancato il progetto Coscienza dell’Uomo dal suo nascere e proporsi”.
In mostra gli scatti di: Karmil Cardone, Antonio Copeta, Michele di Lecce, Nicola Laricchia, Antonio Lionetti, Annachiara Molinari e Michele Morelli.
La mostra può essere visitata dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30.