Sarà presentato domani, sabato 7 dicembre, alle 18,30 a Matera nella Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, in piazza Duomo, la nuova edizione del volume di Alfonso Pontrandolfi “La vergogna cancellata. Matera negli anni dello sfollamento dei Sassi” (Altrimedia, postfazione dell’architetto Amerigo Restucci).
Dopo i saluti del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e dell’editore Vito Epifania, dialogheranno con l’autore il professor Giampaolo D’Andrea (consigliere per gli Affari Istituzionali e le Relazioni Sindacali del Ministro per i Beni e le Attività culturali) e l’architetto Amerigo Restucci (già Rettore dell’Università di Venezia IUAV). L’incontro sarà moderato dal Presidente del Centro Carlo Levi, architetto Lorenzo Rota.
La lunga e travagliata vicenda dello “sfollamento” è affrontata da Pontrandolfi in maniera capillare, grazie al suo spirito critico che ne ripercorre i passaggi salienti insieme a una vasta e accurata bibliografia.
A distanza di 17 anni dalla prima edizione, spiega l’editore Epifania, “rileggere queste pagine di Alfonso Pontrandolfi significa riappropriarsi di quella memoria recente così importante della storia della città dei Sassi, una fotografia nitida e dettagliata di quanti e quali sono stati i protagonisti e i processi, le scelte, le responsabilità di uno dei passaggi cruciali per Matera e saper quindi meglio interpretare la realtà attuale. Rileggerle oggi vuol dire non dimenticare un percorso compiuto verso riconoscimenti prestigiosi e, sicuramente, impensabili negli anni Cinquanta”.
Anche l’architetto Restucci sottolinea come ci sia molto, in questo libro, “per abbandonare il mito prodottosi con il Cristo di Levi e dedicare l’analisi storica ai tanti “particolari”: la “vergogna cancellata” in definitiva è solo nel titolo. In altre parole Matera viene vista come luogo in cui tradizione e innovazione, sviluppo e ricordo, continuità e rinnovamento pubblico e privato non sono in grande contraddizione. Gran parte di questo libro mostra, infatti, il modo in cui Matera tenta di resistere dentro la sua origine: di tale resistenza Matera oggi è diventata simbolo, quando nella città la continuità comincia ad esser tradita da pesanti trasformazioni e da una sorta di colpevole feticismo”.
Alfonso Pontrandolfi, nato a Grassano nel 1938, vive a Matera dal 1959, città di cui è stato sindaco dal 1984 al 1985. Ha ricoperto il ruolo di presidente del locale circolo culturale “La Scaletta” (1972-74) e della Sezione regionale dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) negli anni (1993-95). Dal 2006 al 2012 è stato presidente dell’associazione culturale “Centro Carlo Levi” di Matera. Dal 2011 è Deputato della Deputazione di Storia Patria. Ha pubblicato i seguenti volumi: “Storia della bonifica metapontina” (Altrimedia, 1999); “La Terra – Ascesa e declino della borghesia agraria materana” (Zetema, 2004); “Storia di Grassano” (Antezza, 2006); “Il Fascismo a Matera” (EditricErmes, 2018).