Il suo carisma e il suo entusiasmo sono contagiosi, proprio come il suo sorriso: dopo lo stop per la pandemia, don Michele La Rocca è tornato a coinvolgere grandi e piccini per l’allestimento del “Presepe vivente dei piccoli” nel piazzale antistante della parrocchia Maria SS.ma Addolorata di Matera. Nonni, genitori e bambini hanno dato vita, sotto la sua regia impeccabile – complice anche il suo background di studi: una laurea triennale in Lettere – Corso di laurea in “Letteratura, Arte, Musica e Spettacolo”, una magistrale in “Letteratura, lingua e cultura Italiana – Curriculum Filologico” e infine il Master di I livello in “Discipline Artistiche – a uno spettacolo semplice ma di grande impatto, dal quale traspare tutto l’impegno e l’energia di una comunità. Sei le scene principali: l’annunciazione dell’angelo alla vergine Maria, il sogno di Giuseppe, la vita quotidiana a Betlemme, il palazzo del censimento, la locanda e la natività. Scorci ricreati con cura – le scenografie sono firmate da Luigia Bonamassa e sono state allestite con il sostegno delle catechiste con materiale da riciclo e di scarto – che hanno stupito in modo particolare i bambini, ammirati nel guardare coetanei così calati nella parte. Non mancano, sempre per la gioia dei bimbi, gli animali veri: galline, maiali, asini, pecore.
Un lavoro corale e certosino che, dalle parole di don Michele, “risponde all’esigenza di far sentire la presenza dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina in un impegno spirituale e socio-educativo, volto a rafforzare l’autostima, la motivazione e il senso sociale dei fanciulli e dei giovani della città dopo il periodo della pandemia cercando di restituire loro, almeno in parte, tutto ciò che hanno perso”.
Al termine del percorso al pubblico è offerta la degustazione di alcuni prodotti tipici da parte di alcune aziende di Matera, come segno di condivisione e fraternità, mentre una voce “fuori campo” con le parole del Vangelo fa da cornice a tutto l’evento.
Prossimo, imperdibile, appuntamento il 4 gennaio dalle 17 alle 18.30 e dalle 19 alle 20.30.
Rossella Montemurro