Rimarrà aperta fino al 29 aprile 2022 a Matera, presso la Chiesa Materdomini in Piazza Vittorio Veneto, e Spazio Abitare Canario in via Bruno Buozzi 10, l’esposizione “Frammenti di donna”, a cura di Maria Catalano Fiore e Marcella Gravela, realizzata con la collaborazione dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero e di Abitare Canario Arredamenti. La Mostra può essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.
In esposizione 20 opere, alcune mai esposte, di Roberto Capriuolo, un artista pugliese giovane, ma già con un cospicuo curriculum di esposizioni, recensioni e pubblicazioni, vincitoredel Premio “Filippo Pugliesi” Agenzia Treccani a Arte di Puglia nel 2021, partecipa nel 2020 con “Contraccademia” alla mostra permanente presso la chiesa S. Teresa dei Maschi a Bari, nel 2019 alla VII edizione della “Biennale D’Arte contemporanea Italiana” di Lecce.
Una mostra interessante sia perché riguarda le donne, sia poiché si focalizza su qualcosa di molto particolare nelle donne e negli esseri umani in genere: gli occhi. Se le mani riescono a farsi comprendere, i nostri occhi riescono ad ipnotizzare. Sin dalla notte dei tempi gli occhi hanno avuto questo potere. Roberto Capriuolo appare profondamente attratto dalle figure femminili di donne o di donne-dee incarnate, ma soprattutto dai loro occhi.Potremmo utilizzare fiumi di inchiostro dal significato dell’occhio nell’antico Egitto attraversando la Grecia Classica, Roma, i suoi aspetti e significati profondi nel mondo Bizantino e poi Alto Medioevale; ancora nel Rinascimento come strumento per attrarre lo spettatore-fruitore dell’opera sino all’arte Moderna e contemporanea. Roberto Capriuolo compie una operazione quasi di raccolta di tutti questi indizi, modi, espressioni per offrire un suo linguaggio: esprimere i suoi sentimenti e le sue denunce cominciati da anni, sviluppatisi attraverso il ciclo delle FALENE, donne al limite, maltrattate, vilipese da un mondo in cui la donna può essere uccisa o anche frammentata, ma i suoi occhi saranno sempre aperti come monito, come “denuncia” del torto subito.
Gli occhi sbarrati di Roberto rappresentano anche questo. Una denuncia-comprensioneche pochi comprendono a tutt’oggi.
Non solo immagini, ma anche sculture compongono l’originale percorso espositivo che attraverso un cammino frammentato e ricco di sospensioni induce a confrontarsi con le profonde riflessioni dell’autore e con le molteplici sfaccettature delle sue opere.
A riflettere un percorso in continua evoluzione è la duplice location della mostra. “Frammenti di donna” viene ospitata in parte nella chiesa Materdomini, in piazza Vittorio Veneto, nel centro del nucleo storico, per concessione dell’Istituto Diocesano a sostentamento del Clero e con la collaborazione di OLTRE L’ARTE, e in parte nello spazio espositivo di Abitare Canario, in via Bruno Buozzi 10, nel cuore degli antichi Sassi di Matera.