Cosa hanno in comune “Project 62”, “Imma Tataranni”, “Wonder woman”, “Mary Magdalene”m “The last planet”, “Ben-Hur” e “No Time to die”? Sono tutti set catturati dall’obiettivo del fotografo Roberto Montanari racchiusi in “SETT – Reportage del Cinema a Matera”, la storia fotografica recente unica ed esclusiva di una attrazione fatale, la corrispondenza di sensi tra sceneggiature, territorio e ambiente urbano.
In esposizione trentacinque immagini che raccontano l’impatto che troupes, scenografie, attori e figuranti, stuntmen, animali, attrezzi da ripresa, veicoli e altro hanno avuto sui vecchi rioni della città di Matera, luoghi un tempo abbandonati che sono tornati a essere rivissuti.
Le fotografie, quasi un reportage di ‘guerra’, prese sempre da posizioni nascoste e lontane dalle scene, mostrano un’assoluta capacità narrativa di atmosfere e scene inusuali, rivelandosi il documento incontestabile e unico della trasformazione concettuale e materiale di un luogo prima da cancellare, oggi da tramandare alle generazioni future: i Sassi di Matera e il territorio della Murgia.
SETT probabilmente segnerà un nuovo modo di indagare il cinema. E la fotografia di Roberto Montanari, interprete di un’avventura che grazie al cinema e alle sue produzioni internazionali ha segnato un nuovo tempo nella vita della città, è l’occhio pronto ad accoglierne modifiche e stravolgimenti. Non solo attori più o meno conosciuti, ma anche e soprattutto luoghi, quelli belli e unici di una città come Matera, che caratterizzano le scene da protagonisti incontrastati, fotografati alla maniera dei ‘paparazzi’ di una ‘dolce vita’ mai vissuta.
La mostra è organizzata da ATI Welcome Basilicata e MIP – Matera International Photography in collaborazione con APT Basilicata, da una idea di Peppino Barberio (Phibrilla).
La mostra, che rimarrà aperta fino al 18 giugno presso il Palazzo dell’Annunziata in Piazza Vittorio Veneto a Matera, può essere visitata dalle ore 10,00 alle ore 13,00 nella mattina e dalle ore 16,00 alle ore 19,00.