Sono gli scatti di Michele Morelli, un fotografo che con il suo obiettivo sa catturare le emozioni e rendere intriganti e unici i protagonisti delle sue foto, a ritrarre il nuovo look di via Don Minzoni.
Le immagini di Morelli ritraggono momenti di apparente casualità in cui l’uomo e lo spazio diventano “città”, e nel loro dinamico rapporto raccontano la vita. Istanti di ordinaria quotidianità, accompagnati da un sottile velo di ironia che Morelli sa cogliere e fare suo. Come scrive Maristella Trombetta “Questo è il tempo che, sfuggendo alla dinamica della durata, ci induce a riflettere sulla dimensione intimamente soggettiva dell’abitare”.
Elegante, suggestiva, a misura di pedoni: è così che splende via Don Minzoni dopo i lavori di riqualificazione.
Il boulevard, che acquista ulteriore fascino la sera – con le luci soffuse che ne accentuano la raffinatezza –, rappresenta il primo passo del viale che attraversa l’incrocio con via Lucana e permette il collegamento fra Piazza della Visitazione e Piazza Vittorio Veneto costituendo un percorso privilegiato di connessione urbana dedicato in modo particolare ai pedoni.
Via i marciapiedi e le piante di oleandro – che erano affette da patologie vegetative di varia natura –, la carreggiata è stata realizzata lungo un unico piano. La viabilità pedonale è separata da quella veicolare con una differenziazione dei materiali – basolato in pietra calcarea rispetto al conglomerato bituminoso della strada – e mediante l’apposizione di dissuasori, paletti metallici in ferro brunito.
I 15 metri di larghezza hanno consentito di realizzare sul lato sinistro – scendendo da piazza della Visitazione – un percorso pedonale molto ampio seguito dalla carreggiata per la circolazione dei veicoli mentre sul lato destro un ulteriore percorso pedonale sempre in basolato affiancato a una fila di parcheggi in linea. Le varie aree sono demarcate da linee di separazione con pietre di tonalità più scura.
Rossella Montemurro