“Avete avuto il merito di cogliere immediatamente quale contributo avreste potuto dare al Paese in questo momento storico e vi siete tuffati in un’impresa fino a qualche giorno fa impensabile. Cogliete le opportunità che il canale telematico vi offre per affiancare nuove metodologie alla tradizionale didattica trasmissiva. Siate i pionieri di un nuovo umanesimo, frutto della sapiente miscela di umanità e tecnologia”.
Con queste parole la dirigente Maria Rosaria Santeramo (nella foto) del Comprensivo Minozzi-Festa, cogliendo l’occasione per porgere gli auguri di Pasqua, ha ringraziato i docenti dell’istituto che, dalla Scuola dell’infanzia alle Medie hanno – senza indugio e con entusiasmo, immediatamente dopo la sospensione dell’attività didattica a causa dell’emergenza Covid-18 – iniziato a misurarsi con la didattica a distanza.
“È trascorso un mese da quando le scuole sono state chiuse; tutto è fermo nel Paese ma nella nostra scuola, per fortuna, ferve l’attività didattica. – ha sottolineato – Quando tutti gli altri centri di formazione/aggregazione giovanile hanno dovuto sospendere l’attività, la scuola è rimasta l’ultimo baluardo, l’unico punto di riferimento per grandi e piccini”.
Una metodologia nuova, quella della didattica a distanza, che impegna docenti e genitori. E proprio senza l’impegno e la vigile presenza delle mamme e dei papà “ben poco i docenti avrebbero potuto realizzare, – sottolinea ancora la preside nel suo messaggio – specie con gli allievi più piccoli. Queste sfortunate circostanze vi hanno consentito di entrare nella scuola, non più semplici spettatori, bensì protagonisti attivi. Stretti in una nuova alleanza educativa con i docenti, siete diventati testimoni diretti dell’importanza della conoscenza in questa società in cui altri valori (o disvalori?) sono dominanti”.
Ai suoi studenti, la dirigente Santeramo ha invitato a non farsi prendere dallo sconforto, né dall’insofferenza in queste circostanze ostili che allontanano da abitudini, amicizie, affetti: “Siate capaci di cogliere la bellezza anche delle piccole cose della vita quotidiana – quelle che prima avete trascurato, presi da mille altri impegni. I vostri genitori e i vostri insegnanti vi accompagneranno in questo percorso”.
“Sarà una Pasqua diversa. – ha aggiunto – La trascorreremo chiusi nelle nostre case, nuovi bunker, per difenderci, non dalle bombe, ma da un nemico invisibile, il mostriciattolo che scorrazza nel nostro Paese e nel mondo intero. Il tempo passa e l’isolamento si fa sempre più difficile da sopportare, la tristezza per i lutti e le sofferenze altrui ci attanaglia, l’incertezza e i timori sul come sarà il dopo-coronavirus ci creano ansia. La relazione con docenti, capaci rispondere alle domande dei più piccoli e dei più grandi e di comprendere la delicatezza di questo momento in tutta la sua storicità, è fondamentale”.
La preside ha ringraziato, infine, i collaboratori scolastici (“Mario, in particolare, vincitore di una personale battaglia”), il D.S.G.A. gli assistenti amministrativi, “che continuano a servire la scuola in smart working. Che sia per tutti noi una Pasqua di Resurrezione”.
Rossella Montemurro