Dalla
passione per la festa della Bruna che gli ha trasmesso il
nonno
all’intuizione di una professoressa che gli suggerì di
seguire
corsi in tufo e cartapesta nella bottega del Maestro
Michelangelo
Pentasuglia: era destino che, prima o poi, dovesse
essere lui,
Eustachio (più noto come Uccio) Santochirico, a
costruire il
manufatto simbolo della festa in onore della Patrona
di Matera.
E
questo sarà il suo anno: la giuria composta da Bruno Caiella,
dal
Delegato Arcivescovile don Vincenzo Di Lecce, da Maurizio
Sarra e
dagli esperti tecnici Marina Alfieri e Francesca Turco, ha
preferito
il suo bozzetto rispetto a quello di Mario Daddiego, un
altro grande
maestro artigiano della città di Matera, già autore
otto anni fa
del Carro trionfale della Bruna.
Trentenne,
sembra che sia il più giovane maestro cartapestaio da almeno
un
secolo a oggi a realizzare il carro.
Per
costruire il manufatto, Uccio sarà affiancato da altri ragazzi
(nel
suo team anche persone diversamente abili), alcuni
provenienti sia
dalla provincia di Matera sia dall’hinterland
pugliese. Si tratta
di: Francesco DiGilio (Accettura, legno e
design), Claudia Passarelli
(Matera), Giuseppina Cetani
(Grassano), Niccolò Montemurro (Matera),
Nicola Andrisani
(Matera), Massimo Matera (Matera), Raffaele
Calabrese
(Montescaglioso), Isabella Loreto (Matera), Rosanna
Larato
(Santeramo) e Gennaro Andrulli (Matera). Molti dell’equipe
sono
membri della Cooperativa Sociale “Oltre L’Arte” di
Matera.
Dalla
prossima settimana si metteranno al lavoro per il carro che
dovrà
essere attinente al tema scelto per il 2020 dalla Diocesi
di
Matera-Irsina “Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua (tratto
dal
Vangelo di Luca capitolo 19 versetto 5) – La Cattedrale,
casa di
Dio tra le case degli uomini” – un tema legato anche
al 750°
anniversario del completamento della costruzione della
Cattedrale di
Matera.
“Nel
2005, quando il bozzetto vincitore fu quello del Maestro
Pentasuglia,
gli chiesi di collaborare. – racconta – La
mattina andavo a
scuola, nel pomeriggio lo raggiungevo. Gli fui
accanto anche per i
carri del 2007, del 2009 e per il manufatto
che nel 2011 fu portato a
Torino per i 150 anni dell’Unità
d’Italia. Quattro anni fa
provai per la prima volta il concorso,
arrivai terso su quattro
partecipanti. Nel 2017, invece, arrivai
secondo”.
La
tenacia e il talento gli hanno permesso finalmente di vincere:
“Lo
stupore iniziale è stato incredibile, poi c’è stata una
festa
collettiva e l’abbraccio caloroso di tante persone”.
Alla conferenza stampa di presentazione dei bozzetti (per la categoria
professionale, oltre al vincitore, è stato presentato quello di
Mario Daddiego mentre per la non professionale sono stati presentati
i bozzetti giudicati e premiati dalla commissione: quello di Maria
Paolicelli – primo posto -, quello delle sorelle Maria Grazia e
Valeria Caiella – secondo posto – e quello di Cristina Ninni e
Angela Cotugno – terzo posto) che si è svolta sabato nella
Cattedrale di Matera, erano presenti il Presidente dell’Associazione
Maria SS. della Bruna, Dott. Bruno Caiella, il Delegato Arcivescovile
don Vincenzo Di Lecce e S.E. mons. Antonio Giuseppe Caiazzo.
Rossella Montemurro