«I ricordi scivolavano dentro la clessidra della mia esistenza, dentro il baule della mente, dentro il cassetto dell’anima, e nonostante molti erano andati persi tra le nebbie della Pianura Padana, ne custodivo gelosamente altri che a distanza di tempo mi apparivano sempre più a chiare tinte. Trovavano profilo e sostanza».
Si legge così in “Come un fiore sul quaderno“, il romanzo di Isa Grassano, pubblicato per Giraldi editore, che tra memoir e fantasia, porta a fare un viaggio nei ricordi. Nei ricordi che legano agli anni Ottanta vissuti dalla protagonista Speranza, dieci anni, in una Basilicata magica, arcaica, solitaria, generosa, tra avventure spensierate, rapporti complicati con i genitori e una sorella misteriosa, Rosa, che vive sul lago di Lugano in Svizzera. Da qui si sviluppa il racconto dell’Io narrante, la voce narrante, una voce di bambina: per questo più nitida, limpida, che cerca di capire gli errori dei grandi e quindi, a tratti, si fa voce più feroce.
E saranno un tuffo nei ricordi, mescolati all’ironia, anche le due nuove presentazioni che l’autrice, da anni a Bologna, farà nella sua terra di origine, a Tricarico e Policoro, dove ciascuno potrà in qualche modo ritrovarsi. Perché questo è un libro di tracce, di stanze della mente da aprire, di emozioni da rivivere, di solitudini con le quali confrontarsi.
Si inizia nella patria del poeta Rocco Scotellaro, a Tricarico, venerdì 3 novembre. Un appuntamento voluto dalla Pro Loco (alle 1830 Casa delle Associazioni) e moderato da Lidia Pantone, dopo i saluti del sindaco Paolo Paradiso e del Presidente della Pro Loco, Francesco Santangelo.
Si prosegue poi sabato 11 novembre al Felp Festival letterature di Policoro (ore 16) con la giornalista Ketty Monzo. E, cosa curiosa, sulla carta d’identità di Isa Grassano, si nota che è nata a Policoro, anche se cresciuta a San Mauro Forte e poi vissuto a Matera.
Due occasioni per fare un viaggio letterario tra le pagine e scoprire luoghi, tradizioni, storia, gastronomia di un paese del Sud che potrebbe essere uno qualsiasi, perché le famiglie e le situazioni si assomigliano un po’ tutte.
Due modi per incontrare l’autrice, ascoltare la sua ispirazione dietro il libro e porre domande sulla sua esperienza di viaggio attraverso la Basilicata.
Due momenti di nel segno della memoria retroattiva, delle lettere scritte a mano, della nostalgia che costringe un andirivieni tra passato e presente e fa sorridere. «La vera domanda, forse, non è dove o a quale periodo vorremmo tornare, ma a cosa. Spesso pensiamo di rimpiangere il luogo delle origini, quando in realtà si rimpiange come eravamo allora, forse più soli, di certo più spensierati e, in qualche modo, più liberi», sottolinea Isa Grassano.
Due incontri per dare spazio anche alla enogastronomia del territorio. L’autrice, infatti, fa rivivere i “piatti nostalgia”, che hanno un’anima, sono legati a ricette ereditate dalle nonne, dalle zie, dalle comari e riportano a un immaginario collettivo legato a certi luoghi.
Una traccia innovativa e originale, con episodi comici – tipici di una commedia leggera – e per certi versi tragici. Uno stile semplice, tuttavia incantato, come una realtà contaminata di favola e di sogno.
E restando sul tema sogno, Come un Fiore sul quaderno, sarà anche tra i protagonisti di Book City a Milano, giovedì 16 novembre (Mercato Isola, ore 18) in un incontro corale dal titolo “Sogni tra le pagine e libri per sognare”. L’importante è crederci sempre, perché come dice Speranza “se ci credi sei già a metà strada”.
Biografia Isa Grassano
Orgogliosamente lucana, vive da molti anni a Bologna. Giornalista professionista freelance, collabora con le più importanti testate nazionali tra cui “I Viaggi di Repubblica” e il settimanale “Intimità”. Scrive di attualità, interviste a personaggi, storie vere, turismo, libri. Cura il blog amichesiparte.com, “per sole donne, non donne sole”. È cofondatrice del Constructive Network (giornalisti e comunicatori che divulgano il giornalismo costruttivo in Italia). Tiene corsi di formazione per l’Ordine dei Giornalisti, è tutor al Master in Giornalismo di Alma Mater Studiorum Università di Bologna e ha vinto numerosi premi giornalistici e riconoscimenti. In passato ha scritto diverse guide “emozionali” (tra cui “101 cose da fare gratis in Italia per Newton Compton) e lettere per antologie letterarie (Lettere alla Madre e al Padre per Morellini Editore).
Per Giraldi Editore ha già pubblicato con successo, anche mediatico, “Un giorno sì un altro no“.
Vivrebbe un’estate perenne, ama viaggiare, leggere, scrivere a mano e sogna una casa vista mare. La sua carta vincente è il sorriso e il suo mantra una frase di Pablo Neruda: «È vietato non cercare la tua felicità».