“Il desiderio di iniziare a dare forma a questo progetto ci spinge a superare ogni emozione, a gestirla e a trasformarla in un’opera in grado di trasmettere messaggi positivi a chi potrà godere del nostro lavoro”.
Un pizzico di ansia c’è ma non è prevalente, ci sono tanta responsabilità ma anche tanto entusiasmo: traspare dai volti delle quattro ragazze autrici del bozzetto del Carro Trionfale risultato vincitore. Elena Mirimao, Annalisa Di Gioia, Luigina Bonamassa e Laura D’Ercole sono le prime donne che realizzeranno il manufatto in cartapesta del 2 Luglio.
La forza del Carro 2023, come hanno sottolineato, sarà nella diversità delle sue autrici e probabilmente è stato l’approccio femminile nell’interpretazione del tema di quest’anno, “Donna, ecco tuo figlio (Gv, 19, 26) – Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv, 2, 5) – Dal mistero dell’Eucaristia ai ministeri della Chiesa”, a convincere la commissione incaricata dal CdA dell’Associazione Maria SS. Della Bruna (presieduta dall’architetto Amerigo Restucci e composta dal prof. ing. Antonello Pagliuca, dall’architetto Nicola Colucci, dalla dott.ssa Patrizia Minardi e da Don Antonio Dileo) a scegliere quello delle quattro ragazze di età compresa tra i 39 e i 45 anni. In tutto sono pervenuti sette bozzetti, cinque in gara nella categoria non professionale e due in lizza nella categoria professionale.
Sabato scorso a Matera, in una Basilica Cattedrale gremita, sono stati svelati i bozzetti. Durante la presentazione, il delegato arcivescovile Don Francesco Di Marzio, ricordando i doni dei Re Magi ha chiesto al presidente dell’Associazione Maria SS della Bruna Bruno Caiella, qual è il dono che avrebbe voluto portare: “Un carro di pane – ha risposto – perché c’è un filo rosso che lega Matera e Betlemme. Il carro del 2 Luglio porta la Vergine Santa a casa, Betlemme significa città del pane. Il carro, entrando nelle case, ci porta a rappresentare l’eucarestia tra i materani e non dimentichiamo il congresso eucaristico che ha avuto come tema “Torniamo al gusto del pane””.
L’Associazione ha donato una targa anche gli altri partecipanti: Francesca Cascione, per la categoria professionale (non presente sabato) e, per la categoria non professionale Giovanni Bruno, Katia Mancusi, Maria Paolicelli, Angela Cotugno e Cristina Sissi e, infine, Dalila Verrascina.
Il trio Larato composto da Alberico alla zampogna e dai figli Giuseppe Mattia all’organetto e Guglielmo al tamburello ha eseguito musiche tradizionali.
Accompagnate da Giuseppe Di Cuia, già da oggi Elena, Annalisa, Luigina e Laura inizieranno a lavorare nella Fabbrica del Carro.
Rossella Montemurro