Dal confronto con la storia, la capacità di riconoscere oggi il patrimonio del futuro: lo ha sottolineato il presidente nazionale FAI, Marco Magnifico, dando risalto nel suo discorso, con parole molto belle e incisive, anche alla festa della Madonna della Bruna: “Il valore del Patrimonio Culturale è indipendente dalla sua età – tutti pensano che qualcosa che è vecchio comunque sia patrimonio culturale – dallo stile, dal valore economico di un edificio, un oggetto, un compendio… è indipendente dalla sua funzione, dalla sua entità, dalla tipologia, dall’essere materiale o immateriale…; può avere un valore per tutti, per tanti o per pochi; basta che rappresenti una collettività, anche piccola, che ne percepisca e ne riconosca il valore identitario. Dante è patrimonio di tutta la Nazione; Carlo Porta soprattutto per i milanesi mentre il Trilussa lo è per i romani…; la Reggia di Caserta è patrimonio di tutta la Nazione ma la festa della Bruna – che da 600 anni il 2 luglio vede a Matera la Madonna issata su un carro trionfale ogni anno diverso ha un incalcolabile valore culturale, storico e identitario solo per chi abita a Matera…; a nessuno era venuto però in mente, fino alla Giornata FAI 2019, di aprire al pubblico la fabbrica dell’imponente e carro che alla fine della processione annuale viene assalito e fatto a pezzi dalla popolazione per portarsi a casa un pezzo; a livello locale quel luogo, che nulla ha di monumentale ma che racchiude l’inventiva e l’estro di chi ogni anno costruisce il nuovo carro. Quindi, abbiamo aperto il ventre di quel meraviglioso oggetto così identitario per gli abitanti di Matera”.
In copertina il carro della Bruna firmato dal maestro Eustachio Santochirico