In tutta Italia, si è concluso – lo scorso 16 dicembre – il progetto pilota “La sicurezza a partire dai banchi di scuola: 10 Scuole, 10 Ordini, 10 Città”, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, unitamente al Ministero dell’Istruzione ed al Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in materia di cultura della sicurezza.
Matera è – insieme a Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Pescara, Ravenna, Siracusa, Torino, Treviso – tra le dieci città coinvolte nel progetto, che a livello locale ha visto la partecipazione dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera e dell’Istituto Comprensivo ex Scuola Media “Torraca”, coordinato dalla sua dirigente scolastica, Prof. Caterina Policaro.
L’obiettivo del programma è stato quello di “diffondere tra i giovani la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro a partire dalle materie curriculari, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dell’importanza del binomio health&safety, salute e sicurezza”, facendo nascere, sin dalle scuole medie inferiori “la conoscenza del rischio, del pericolo e della percezione corretta di quello che circonda non solo a scuola ma nelle azioni di tutti i giorni”. La trattazione dei concetti di salute e sicurezza nelle scuole non va più relegata a un ruolo sporadico e marginale, bensì a una attività trasversale di didattica programmata.
La scuola di Matera vi ha aderito con quattro classi (IA, IB, IC, IM), seguite dalle docenti referenti, Annella Lupo e Angela Noia, attraverso la produzione del safety project “La sicurezza dipende da noi”, in cui – all’interno di un video – i ragazzi hanno approfondito la conoscenza dei concetti di rischio e pericolo, e ordinato e interpretato i numerosi dispositivi di sicurezza con cui oggi la popolazione scolastica si trovano a cimentarsi: in primis, le regole anti-Covid che stabiliscono prescrizioni e divieti da osservare durante l’emergenza pandemica. Inoltre, durante il regolare svolgimento delle lezioni, ogni insegnante ha avuto la possibilità di innestare, all’interno delle attività didattiche ordinarie, pillole di sicurezza estratte dal materiale formativo ricevuto.
I docenti sono stati formati dai delegati dell’Ordine degli Ingegneri, tutti componenti della Commissione Consiliare Sicurezza: Luigia Scarpa (consigliere dell’Ordine, responsabile della commissione e referente del progetto anche nei rapporti con il CNI), Gianluca De Marco e Giuseppe Lapacciana.
“Abbiamo accolto con favore la richiesta del CNI di partecipare al progetto.” – dichiara il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giuseppe Sicolo – “Il nostro ordine è sempre in prima linea sul territorio per condividere i principi di tutela della popolazione, e inoltre annovera, tra i suoi iscritti, colleghi di particolare esperienza e competenza specifica in materia di sicurezza”.
“Mai come in questo periodo” – aggiunge l’ing. Luigia Scarpa – “parliamo di un argomento di grande attenzione; i giovani studenti diventano consapevoli di ricoprire un ruolo fondamentale di controllo e gestione delle procedure di sicurezza, e sono senz’altro in grado di fornire un contributo di adeguamento e ottimizzazione dei comportamenti rispetto alle norme, producendo il miglior risultato possibile in termini di contenimento dei rischi”.
Nel corso della conferenza online di chiusura della manifestazione, i responsabili CNI del progetto (Gaetano Fede, consigliere responsabile area sicurezza, insieme ai coordinatori Gianluca Giagni e Maurizio Vicaretti) hanno confermato che il progetto pilota ha colto tutti gli obiettivi prefissati e, di conseguenza, sarà replicato in futuro; nel frattempo, è in fase di ultimazione la redazione del “Manuale operativo per la gestione del progetto”.
“Corre l’obbligo” – conclude l’ing. Scarpa – “di ringraziare la dirigente scolastica, il corpo docente e gli alunni della scuola materana: con la loro partecipazione, costante e appassionata, hanno contribuito al successo dell’evento e ci hanno incoraggiato a perseverare nell’impegno di coinvolgere tante altre scuole in questa importante attività sociale: noi ci saremo sempre”.
La foto in copertina è stata scattata prima del DPCM di marzo 2020